Secondo le autorità, la cellula terroristica responsabile degli attentati a Parigi era composta da circa dieci persone e che sei di loro potrebbero essere latitanti.
Un cittadino francese sospettato di avere legami con i fratelli Kouachi, autori dell’attentato del 7 gennaio contro la redazione della rivista satirica Charlie Hebdo a Parigi, è stato estradato dalla Bulgaria alla Francia.
Fritz-Joly Joachin, 29 anni, era stato arrestato il 1 gennaio alla frontiera con la Turchia. Ha ammesso di conoscere i fratelli Chérif et Saïd Kouachi, ma ha negato di essere a conoscenza del loro piano. È accusato di fare parte di un gruppo terroristico e di avere legami con una rete di persone che si occupano di mandare combattenti in Siria. Bbc
La giustizia bulgara ha deciso l’estradizione in Francia di Fritz-Joly Joachin, il francese vicino ai fratelli Kouachi, autori dell’attentato del 7 gennaio contro la redazione della rivista satirica Charlie Hebdo a Parigi. Joachin è stato arrestato il 1 gennaio alla frontiera con la Turchia. Ha ammesso di conoscere i fratelli Chérif et Saïd Kouachi, ma ha negato di essere stato coinvolto nella preparazione dell’attentato. Afp
Secondo un funzionario della polizia francese, le armi usate negli attacchi della scorsa settimana a Parigi sono arrivate dall’estero e le autorità stanno cercando di scoprire chi le ha fornite.
Christophe Crepin, rappresentante del sindacato di polizia, ha dichiarato che diverse persone risultano ricercate per aver finanziato i tre aggressori (i fratelli Chérif e Saïd Kouachi, presunto responsabile della strage nella redazione di Charlie Hebdo, e Amedy Coulibaly, ritenuto responsabile della sparatoria a Montrouge e di quella nel supermercato ebraico a Porte de Vincennes) e altre persone che operano nella loro rete terroristica. Secondo Crepin, questi finanziamenti dimostrano che dietro agli attentati in Francia, che hanno causato in tutto 17 morti, c’era “un gruppo organizzato”.
Secondo le forze dell’ordine, risultano ancora ricercate almeno sei persone sospettate di aver partecipato agli attacchi di Parigi. Uno di questi sarebbe stato avvistato mentre guidava un’automobile di proprietà di Hayat Boumeddiene, la vedova di Amedy Coulibaly, partita per la Turchia il 2 gennaio ed entrata in Siria l’8 gennaio. Ap
Questa non è una “guerra di civiltà”. C’è una guerra in corso, ma è una guerra civile all’interno del mondo islamico che talvolta si ripercuote anche sui paesi non musulmani. Come soldati coinvolti in questa guerra, i tre assassini di Parigi probabilmente non capivano pienamente il loro ruolo, ma erano al servizio di un disegno piuttosto sofisticato. Leggi
Sei persone sospettate di appartenere alla cellula terroristica che ha organizzato gli attentati di Parigi, in Francia, sono ancora ricercate dalle forze di sicurezza. Lo ha detto la polizia francese all’Associated Press. Ap
Un francese arrestato in Bulgaria il 1 gennaio per aver cercato di andare in Siria è sospettato di avere legami con Chérif Kouachi, uno dei due fratelli autori dell’attentato del 7 gennaio contro la redazione di Charlie Hebdo a Parigi.
Il mandato di arresto europeo emesso dalla Francia nei confronti di Fritz-Joly Joachin lo accusa di “partecipazione a un gruppo criminale armato con l’obiettivo di organizzare azioni terroristiche”. Prima di partire per la Turchia il 30 dicembre, Joachin, 29 anni, avrebbe avuto diversi contatti con Chérif Kouachi. Afp
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