L’Egitto ha lanciato una nuova offensiva nella penisola del Sinai contro i gruppi armati ribelli, che negli ultimi mesi hanno organizzato diversi attentati terroristici
Almeno dieci miliziani ribelli sono rimasti uccisi nei bombardamenti compiuti dall’esercito egiziano nel Governatorato del Sinai del Nord. L’agenzia di stampa Mena aggiunge che i raid hanno distrutto anche un veicolo usato dai combattenti negli attentati contro la polizia e i soldati egiziani. Al Jazeera
Lo hanno confermato i responsabili della sicurezza egiziana.
Il primo attacco ha avuto luogo alla periferia della città di Rafah, al confine con la Striscia di Gaza. Alcuni uomini armati hanno costretto due agenti a scendere dalla loro auto e li hanno giustiziati.
Nel secondo attacco, un gruppo di uomini armati ha ucciso tre soldati che stavano andando in vacanza ad Al Arish, il capoluogo del governatorato del Sinai del nord, in un taxi collettivo. Afp
Una bomba è esplosa a bordo della metropolitana del Cairo, nella zona di Zaytoun, ferendo quattro persone. Altre dieci sono state ferite successivamente dalla folla in fuga.
Il portavoce del ministro della salute ha detto che le condizioni dei quattro feriti sono stabili. L’ordigno era stato messo sul porta valigie e ha distrutto il tetto del vagone. Ansa
L’esercito egiziano ha annunciato che una nave della marina è stata colpita da un attacco terroristico nella notte tra il 12 e il 13 novembre, nel Mediterraneo, e che otto militari risultano dispersi.
Le quattro imbarcazioni utilizzate per l’assalto sono state distrutte, secondo quanto ha riportato l’esercito, e i 32 attivisti sono stati arrestati. Afp
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