Il presidente boliviano Evo Morales, al suo terzo mandato, ha partecipato a una cerimonia indigena per il giuramento come presidente. Morales è stato il primo indigeno a diventare, nel 2006, presidente della Bolivia. Alle elezioni dello scorso ottobre è stato rieletto con quasi il 60 per cento dei consensi. Guiderà il paese fino al 2020.

Per la cerimonia, la popolazione indigena e i rappresentanti politici si sono riuniti presso le rovine preincaiche di Tiahuanaco, a 71 chilometri da La Paz. La località è stata scelta perché rappresenta le “radici” delle culture andine e amazzoniche. Vestito con abiti tradizionali, Morales, un indigeno aymara, ha detto che è stata una giornata storica: “È un giorno speciale e storico per riaffermare la nostra identità e la nostra rivoluzione culturale democratica”.

“Secondo molte persone proponiamo un ritorno al passato. Ma noi non stiamo proponendo di tornare indietro. Non si tratta di romanticismo ma piuttosto di un recupero del meglio del nostro passato perché questo culmini nella modernità, non però una modernità qualsiasi. Una modernità che ci permetta di sviluppare l’industria senza danneggiare la madre Terra”, ha detto il presidente.

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