Stamattina i ribelli filorussi hanno preso il controllo della maggior parte della città di Debaltseve, importante punto strategico nel nordest dell’Ucraina, dopo dieci giorni di combattimenti contro l’esercito ucraino. Gli scontri sono proseguiti nonostante l’entrate in vigore il 15 febbraio del cessate il fuoco firmato a Minsk.

Come si vede in queste immagini, ieri un gasdotto alla periferia di Debaltseve è esploso dopo essere stato colpito da un colpo di mortaio.

Nel video è intervistato un soldato ucraino che accusa i ribelli di aver violato la tregua: “Siamo noi a sparare, adesso. Abbiamo cominciato a rispondere al fuoco perché era impossibile non farlo. Ieri i separatisti sparavano e noi stavamo fermi, perché Kiev ci aveva dato l’ordine di rispettare il coprifuoco. Ma questo era impossibile, i nostri uomini venivano uccisi. E quindi oggi abbiamo cominciato a contrattaccare”.

Un’anziana residente di Debaltseve dichiara al giornalista della Reuters: “Voglio solo la pace, non ho bisogno di nient’altro. Sono sopravvissuta a una guerra e ora ho 85 anni”. Reuters

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