Gli abitanti di Kathmandu si sono ritrovati al Boudhanath stupa, un monumento dedicato a Budda, nel giorno che ricorda la sua nascita, per pregare per le oltre 7.000 vittime del terremoto dello scorso 25 aprile in Nepal. I buddisti celebrano il giorno della nascita del Budda pregando, intonando canti e accendendo candele intorno allo stupa. Tre persone intanto sono state estratte vive dalle macerie a otto giorni dal sisma.

Secondo le Nazioni Unite, 600mila case sono state distrutte o danneggiate. Centinaia le tendopoli allestite in tutta la capitale, anche all’interno dei più grandi stadi e campi da golf. Almeno 2 milioni di nepalesi, stando alle stime diffuse dall’Onu, avranno ancora bisogno di tende, acqua, cibo e medicine nei prossimi tre mesi. Il governo ha intensificato gli sforzi per distribuire i soccorsi e i beni di prima necessità nelle aree più remote del paese.

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