Il 28 maggio gli studenti cileni si sono scontrati con le forze dell’ordine, dopo aver alzato barricate incendiarie in diversi punti della Alameda Bernardo O’Higgins, la principale strada della capitale. Alcuni dimostranti hanno occupato la sede dell’università Diego Portales, mentre altri sono entrati nei locali della tv pubblica Tvn.

La manifestazione è stata convocata dalla Confederazione degli studenti cileni per protestate contro le politiche del governo. Da due anni gli studenti chiedono una riforma del sistema scolastico, che preveda un’istruzione gratuita per tutti e la restituzione al ministero dell’istruzione della gestione delle scuole primarie e secondarie, che nel 1981 fu assegnata ai municipi locali dalla dittatura di Augusto Pinochet.

I dimostranti criticano la presidente cilena Michelle Bachelet per la mancata realizzazione delle promesse di riforma fatte in campagna elettorale. Infatti nel paese solo la scuola elementare è a carico dello stato e la maggior parte degli studenti deve indebitarsi per portare a termine il suo percorso scolastico.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it