Gli haitiani hanno protestato a Santo Domingo contro una nuova legge sull’immigrazione, che prevede il rimpatrio forzato nel paese d’origine degli immigrati che non si siano registrati al programma di regolarizzazione del governo entro il 17 giugno.

Sono centinaia di migliaia gli haitiani o i dominicani di origine haitiana che vivono o lavorano nella Repubblica Dominicana. Nei giorni scorsi hanno atteso per ore fuori dagli uffici del ministero dell’interno per ottenere i documenti richiesti.

Il governo ha giustificato il provvedimento come un modo per contrastare l’immigrazione irregolare nel paese, ma per le associazioni in difesa dei diritti umani si tratta di una legge razzista e xenofoba.

In passato gli haitiani hanno abbandonato sistematicamente il proprio paese: sono scappati da povertà e persecuzioni politiche, e si sono trasferiti nella vicina e più prospera Repubblica Dominicana. Molti hanno lavorato come domestici e baby sitter o nelle piantagioni di canna da zucchero.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it