La polizia sudafricana è stata accusata della morte di 34 minatori, uccisi mentre scioperavano fuori dalla miniera di Marikana, nel nordest del paese, nel 2012. Lo riferisce il rapporto conclusivo di una commissione d’inchiesta che ha lavorato per tre anni, e che sottolinea anche le responsabilità della società mineraria e dei sindacati nella vicenda.
L’operazione degli agenti, intervenuti durante lo sciopero, non era stata pianificata con accuratezza e quindi non avrebbe dovuto essere condotta. La compagnia Lonmin, proprietaria del miniera, e i sindacati sono stati fortemente criticati perché incapaci di raggiungere un accordo sui salari, che avrebbe evitato le proteste. La commissione che ha redatto il rapporto ha suggerito di avviare una nuova indagine per valutare se ci siano le basi per aprire un procedimento penale contro gli agenti responsabili del massacro.
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