Thonis-Heracleion era una delle più importanti città egizie all’epoca dei faraoni, principale porto commerciale e approdo per le navi provenienti dalla Grecia. I greci la chiamavano Heracleion, gli egizi la chiamavano Thonis.

Fondata nell’ottavo secolo prima di Cristo, Thonis-Heracleion era più importante e più antica di Alessandria d’Egitto, che risale al 300 avanti Cristo. Probabilmente a causa di un terremoto e di una serie di altre concause come l’innalzamento del livello del mare, l’antica città si è inabissata intorno all’ottavo secolo dopo Cristo.

Da quel momento se ne sono perse le tracce fino al 2000 quando un archeologo subacqueo francese, Frank Goddio, ne ha riscoperto le rovine sottomarine.

Oggi apre a Parigi la mostra Osiride, i misteri sommersi dell’Egitto che raccoglie i reperti recuperati dall’antica città sommersa nella baia di Abukir, nel nord dell’Egitto. La mostra è ospitata dall’Institut du monde arabe e raccoglie più di 290 reperti, prestati da diversi musei egiziani.

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