Il 2 dicembre centinaia di soldati israeliani sono entrati nel campo profughi di Shuafat, a Gerusalemme Est, per demolire la casa di Ibrahim al Akari, un palestinese che nel novembre 2014 aveva ucciso due israeliani con la sua automobile, ferendo decine di persone, durante un attacco. L’intervento dei soldati ha provocato una nuova ondata di proteste e scontri.
Il 3 dicembre Mazan Hasan Ariva ha ferito con alcuni colpi di arma da fuoco due israeliani durante un controllo a un checkpoint vicino Hizma, una città della Cisgiordania a nord di Gerusalemme. L’aggressore è stato ucciso dai soldati israeliani. Negli ultimi due mesi sono morti 107 palestinesi e 17 israeliani.
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