Per arginare i taliban il governo afgano del presidente Ashraf Ghani sta appoggiando gruppi armati formati da migliaia di uomini. La nascita di queste milizie locali rischia di aumentare l’instabilità del paese, riportando l’Afghanistan ai tempi della guerra civile degli anni novanta. I miliziani in molte parti dell’Afghanistan rappresentano l’unica possibilità per contrastare i taliban. Solo nella regione di Faryab sono più di cinquemila gli uomini arruolati in gruppi armati irregolari.
Tuttavia, queste milizie in passato hanno commesso violazioni dei diritti umani e si rifiutano di obbedire alle autorità. A causa di un addestramento inadeguato, della mancanza di controlli e della diffusione dell’impunità, alcuni gruppi si sono trasformati in bande criminali.
La scelta del governo del presidente Ghani di favorire la formazione di queste milizie rappresenta un’inversione di marcia rispetto alla posizione del governo precedente, che aveva tentato di disarmare i combattenti. Il governo ha inoltre deciso di aumentare da 30mila a 45mila gli uomini dell’Afghan local police (Alp), le forze di difesa simili alle milizie ma appoggiate dagli Stati Uniti.
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