Los Angeles è una delle città con il più alto numero di messicani all’estero. Qui l’80 per cento dei lavoratori che riceve il salario minimo appartiene a una minoranza etnica. Di questi il 75 per cento sono latinoamericani.
Ramiro Rivas Cova e María Hernández sono emigrati negli Stati Uniti per sfuggire alla povertà. Come molti altri messicani sono partiti per inseguire il sogno americano, ma arrivati a Los Angeles hanno scoperto una realtà diversa da quella che immaginavano.
La loro storia è parte del libro Los doce mexicanos más pobres. El lado B de la lista de millonarios (I dodici messicani più poveri. Il lato b della lista dei miliardari), a cura di Salvador Frausto e pubblicato da Editorial Planeta. Nato dalla collaborazione tra l’associazione Oxfam e gli attivisti dei gruppi Cuadernos doble raya e Ojos de perro contra la impunidad, il volume racconta la storia dei messicani costretti a vivere con meno di un dollaro al giorno.
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