“Non si poteva camminare per strada, la fogna era ovunque. Puzzava e le malattie si diffondevano rapidamente”. Il problema più grande per i residenti dello slum di Orangi Town, a Karachi, in Pakistan, era l’assenza di un sistema fognario. Con il supporto tecnico dell’Orangi pilot project (Opp) la comunità ha costruito una rete di scarico autofinanziata, spingendo gli abitanti di altre quaranta baraccopoli pachistane a fare lo stesso.
Più di 900 milioni di persone – una su sette della popolazione mondiale – vivono in condizioni di estrema povertà negli slum. Le Nazioni Unite stanno lavorando a un piano d’azione per garantire lo sviluppo sostenibile delle grandi città e degli insediamenti informali, la cui popolazione negli ultimi decenni è molto aumentata a causa della crescita demografica e dell’urbanesimo.
Le città dei poveri (Slumscapes) è un progetto di sei reportage prodotti da Place – il sito della Thomson Reuters Foundation sul diritto alla terra e alla proprietà – che raccontano le condizioni di vita nei più grandi slum del mondo. Per garantire un futuro dignitoso agli abitanti delle baraccopoli è necessario investire su infrastrutture, servizi igienici, ospedali e scuole.
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