“Dharavi sopravvive grazie alle sue attività commerciali. Il 70 per cento degli abitanti non esce dallo slum per cercare lavoro. Il lavoro è qui”. Nella baraccopoli di Dharavi a Mumbai, in India, vivono e lavorano oltre un milione di persone. Con le loro piccole attività, i conciatori, i tessitori e i produttori di sapone, alimentano un giro d’affari annuale di circa un miliardo di dollari.

Più di 900 milioni di persone – una su sette della popolazione mondiale – vivono in condizioni di estrema povertà negli slum. Le Nazioni Unite stanno lavorando a un piano d’azione per garantire lo sviluppo sostenibile delle grandi città e degli insediamenti informali, la cui popolazione negli ultimi decenni è molto aumentata a causa della crescita demografica e dell’urbanesimo.

Le città dei poveri (Slumscapes) è un progetto di sei reportage prodotti da Place – il sito della Thomson Reuters Foundation sul diritto alla terra e alla proprietà – che raccontano le condizioni di vita nei più grandi slum del mondo. Per garantire un futuro dignitoso agli abitanti delle baraccopoli è necessario investire su infrastrutture, servizi igienici, ospedali e scuole.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it