“Nella mia esperienza il ritorno è un’azione carica di incertezza. Questo mi ha portato a chiedermi se sia possibile davvero tornare verso qualcosa”, dice lo scrittore libico Hisham Matar, autore del libro Il ritorno, vincitore del premio Pulitzer 2017 nella categoria biografie e autobiografie.
Il ritorno. Padri, figli e la terra fra di loro (Einaudi 2017) è il racconto del viaggio in patria di Matar – dopo un esilio durato più di trent’anni – alla ricerca del padre scomparso. Jaballa Matar, oppositore del regime di Muammar Gheddafi, viene sequestrato al Cairo nel 1990 e poi portato nella prigione libica di Abu Salim, dove viene fatto sparire. Nel marzo del 2012, dopo la deposizione di Gheddafi, lo scrittore torna in Libia per provare a capire cosa è successo a suo padre. Il libro racconta il suo viaggio sullo sfondo di un paese cambiato.
Hisham Matar è nato a New York da genitori libici. Ha passato la sua infanzia tra Tripoli e il Cairo. Vive tra Londra e New York, dove insegna al Barnard college. Il suo primo libro Nessuno al mondo (Einaudi 2006) ha vinto sei premi internazionali letterari ed è stato tradotto in ventotto lingue. Il suo secondo romanzo Anatomia di una scomparsa (Einaudi 2011) è stato definito dal Guardian e dal Chicago Tribune come uno dei migliori libri dell’anno.
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