“Le prossime elezioni saranno decisive per la storia dell’Europa”, dice la politologa tedesca Ulrike Guérot. “Votiamo per il parlamento europeo da quarant’anni, ma questa volta potrebbe esserci un cambiamento radicale”, aggiunge il sociologo francese Marc Lazar. “I valori europei e la solidarietà sociale sono il cuore della battaglia, ma le forze pro-europee non devono difendere questa Europa, che è molto criticabile, ma proporre una nuova visione del continente”.
A maggio 2019 i cittadini dell’Unione saranno chiamati a eleggere il parlamento di Strasburgo, in un momento in cui il nazionalismo e il sovranismo continuano ad avanzare. Le previsioni di giornalisti e studiosi stranieri su questo voto storico al festival di Internazionale a Ferrara.
Ulrike Guérot è direttrice del dipartimento per le politiche europee e lo studio della democrazia della Danube University a Krems, in Austria, e ha fondato il think tank European Democracy Lab a Berlino. Su Twitter è @ulrikeguerot.
Eric Jozsef è corrispondente da Roma del quotidiano francese Libération e della radiotelevisione pubblica svizzera Rts. Collabora con Internazionale. Vive in Italia dal 1992. Su Twitter è @EJozsef.
Marc Lazar è professore di storia e sociologia politica alla facoltà di Scienze Politiche di Parigi e alla Luiss Guido Carli di Roma. Con Ilvo Diamanti ha appena pubblicato Popolocrazia (Laterza).
Jean Quatremer è esperto di politiche europee e corrispondente da Bruxelles per Libération. Il suo ultimo libro è Les salauds de l’Europe: guide à l’usage des eurosceptiques (Calman-Lévy 2017). Su Twitter è @quatremer.
José Ignacio Torreblanca è un professore di scienze politiche all’università Uned di Madrid. È opinionista del quotidiano El Mundo. Su Twitter è @jitorreblanca.
Jan Zielonka insegna politiche europee all’università di Oxford. In italiano sono stati tradotti i suoi saggi Disintegrazione. Come salvare l’Europa dall’Unione europea (Laterza 2015) e Contro-rivoluzione. La sfida all’Europa liberale (Laterza 2018).
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