“Sono sempre stata un’attivista, ma ho sposato il femminismo quando il governo ha deciso di imporre un bando totale sull’aborto in Polonia”, dice nel video Marta Lempart, intervistata al festival di Internazionale a Ferrara. “Siamo consapevoli che nessuno ci regalerà nulla, nessuno farà niente per noi, dobbiamo fare tutto da sole”, aggiunge l’attivista polacca.
La Polonia è uno dei paesi europei in cui la legge sull’interruzione di gravidanza è più restrittiva: è permessa solo in caso di pericolo di vita per la madre, gravissima malformazione del feto o stupro. Secondo alcuni studi, ogni anno nel paese avvengono tra gli 80mila e i 200mila aborti clandestini e molte donne sono costrette ad andare in Germania o in Repubblica Ceca per interrompere la gravidanza.
Marta Lempart è un’attivista polacca per i diritti delle donne e la democrazia. Ha fondato e dirige il comitato nazionale della Polish women’s strike, l’associazione che il 3 ottobre 2016 ha organizzato manifestazioni in oltre centocinquanta città del paese per protestare contro una proposta di legge antiabortista. Su Twitter è @martalempart.
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