“Qui prima c’era la foresta pluviale, ora è sparita”, dice nel documentario Olímpio Santos Guajajara, coordinatore dei Guardiani della foresta nel territorio indigeno Araribóia, in Brasile. “Siamo perseguitati dai contrabbandieri di legname, la nostra terra è sotto attacco”.

I Guardiani della foresta sono gruppi di volontari formati da indigeni che pattugliano l’Amazzonia per distruggere gli accampamenti illegali dei contrabbandieri di legname. La deforestazione provoca un calo delle precipitazioni, mettendo in pericolo l’ecosistema e alimentando il rischio di incendi, che negli ultimi quindici anni sono in aumento. Secondo l’Istituto nazionale di ricerche spaziali (Inpe), tra gennaio e agosto di quest’anno gli incendi sono aumentati dell’83 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma va sottolineato che il 2018 è stato un anno particolarmente piovoso che ha registrato il più basso numero di incendi degli ultimi cinque anni.

Spesso gli incendi nella foresta amazzonica sono appiccati ai resti dei tronchi di alberi tagliati nelle attività di deforestazione. Secondo l’Inpe, in Brasile vengono distrutti ogni minuto alberi per una superficie pari a cinque campi di calcio. In un mese scompaiono 2.254 chilometri quadrati di foresta.

Dopo l’elezione del presidente Jair Bolsonaro, il disboscamento illegale è in aumento così come i conflitti interni nella regione.

Il video della Thomson Reuters Foundation.

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