Dal 1982 la Casamance, una regione nel sud del Senegal, è teatro di una guerra a bassa intensità tra il governo e i ribelli del Movimento delle forze democratiche della Casamance (Mfdc), che ha causato decine di migliaia di sfollati e quasi cinquemila morti.

Oggi, dopo vari negoziati falliti, i ribelli sono ormai più concentrati sui traffici illeciti che sulla lotta per l’indipendenza e il conflitto si è ridotto a scontri episodici con l’esercito senegalese. Intanto la regione, che è ricca di risorse naturali, è minacciata dalla pesca illegale, dal contrabbando di legname e dalla crisi climatica. Ma una nuova generazione di attivisti prova a cambiare le cose.

Il video di Davide Lemmi e Marco Simoncelli.

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