“Con il direttore della fotografia abbiamo deciso di girare la scena in un’unica inquadratura per raccontare l’intesa che si crea tra i due protagonisti”, dice Antonio Bigini, regista di Le proprietà dei metalli. “Anche la luce ha un ruolo importante. È verosimile ma al tempo stesso ha qualcosa di irreale. La tensione tra realismo e magia è qualcosa che abbiamo ricercato lungo tutto il film”.
Il film, presentato all’ultimo festival di Berlino, è ispirato a una curiosa vicenda nota come il fenomeno dei “minigeller”. Verso la fine degli anni settanta l’illusionista Uri Geller comparve in una serie di trasmissioni televisive durante le quali piegava chiavi, cucchiai e altri oggetti di metallo con un semplice tocco. In vari paesi europei alcuni bambini, dopo aver assistito alle esibizioni di Geller, cominciarono a compiere azioni simili, tanto che il fenomeno fu studiato da due professori universitari.
Antonio Bigini è un regista e sceneggiatore italiano. Le proprietà dei metalli, al cinema dal 18 maggio, è la sua opera prima.
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