Uno studio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) mostra che tra il 2007 e il 2009 in quasi tutti gli stati europei le famiglie immigrate hanno versato più tasse e contributi di quanto non hanno ricevuto in cambio in termini di servizi e sussidi. Questo è dovuto prevalentemente a questioni demografiche: la maggioranza degli immigrati è in età lavorativa e non grava molto sulle casse dello stato che la ospita (per esempio sul sistema sanitario e su quello pensionistico). In Italia, secondo l’Inps, gli immigrati versano ogni anno 8 miliardi di euro in contributi sociali e ne ricevono 3 in termini di pensioni e altre prestazioni sociali, con un saldo netto di circa 5 miliardi.
Il contributo fiscale netto delle famiglie immigrate è positivo in molti paesi europei. Il contributo fiscale netto si calcola sottraendo alle tasse e ai contributi versati il costo dei servizi e dei sussidi ricevuti. Dati in euro, per il periodo tra il 2007 e il 2009.
Fonte: Ocse