Sara Taksler spiega perché ha deciso di girare un film su Bassem Youssef, il medico egiziano diventato una star della tv.
Ho deciso di fare il film Tickling giants nel 2012. Bassem Youssef, un cardiochirurgo egiziano che si era improvvisato commentatore politico satirico, era a New York come ospite del Daily show, il programma di Jon Stewart, in cui io lavoravo come produttrice. Quando lo incontrai la prima volta, Bassem non aveva ancora il suo programma televisivo, che nel giro di un paio d’anni sarebbe diventato un successo da 30 milioni di spettatori a puntata.
Mi piace scegliere argomenti seri cercando un modo catartico per affrontarli attraverso l’umorismo. Bassem faceva esattamente questo, ma correndo molti più rischi, in un paese dove la libertà d’espressione non era garantita per legge. Qualche mese dopo il nostro incontro Bassem fu convocato in tribunale, accusato per alcune battute sul governo e la religione, e capii quanto fosse rilevante questa storia e che privilegio fosse avere l’opportunità di raccontarla. Così il giorno successivo ricontattai Bassem per cominciare le riprese in Egitto.
Tickling giants parla di qualcuno che fa semplicemente delle battute, eppure la sua voce è più forte di quella di chi, a pochi isolati di distanza, si sta sparando addosso. Tutti affrontiamo dei “giganti”, persone che abusano del loro potere, sta a noi decidere come reagire. Statisticamente sarà forse improbabile diventare dei comici famosi nel bel mezzo di una rivoluzione, eppure tutti abbiamo la possibilità di prendere la parola su questioni piccole o importanti, trovando il nostro modo non violento per “fare il solletico ai giganti”.
Il documentario Tickling giants sarà proiettato al cinema Boldini durante il festival di Internazionale a Ferrara. La rassegna Mondovisioni è a cura di CineAgenzia.
Questo articolo è stata pubblicato il 23 settembre 2016 a pagina VII di Internazionale con il titolo “Affrontare i giganti”. Compra questo numero | Abbonati