Bail bond è un progetto editoriale di Fabrica in cui la fotografa Clara Vannucci racconta un territorio dell’ordinamento giudiziario statunitense in cui crimine e legalità si incontrano.
Nel sistema giuridico degli Stati Uniti un individuo accusato di un crimine è detto defendant: in attesa del processo può vivere da uomo libero ammesso che paghi una somma di denaro a garanzia del fatto che apparirà davanti alla corte. Quando l’uomo non può pagare, i bondsmen, una specie di garanti, si fanno carico della cauzione. Sta a loro convincere i defendants più recalcitranti a presentarsi in aula, anche con l’aiuto di cacciatori di taglie.
Nel 2013 Vannucci ha lavorato per mesi al fianco di un garante, accompagnandolo negli appostamenti notturni e nelle operazioni per prendere i fuggitivi.
La New York che appare in questo racconto non è Wall street o Manhattan ma le strade di China Town, Downtown Brooklyn, Jamaica Queens, tra caseggiati popolari e corridoi bui e angusti.
Bail bond è in mostra a Firenze negli spazi di Le Murate fino al 2 gennaio 2015 e in seguito arriverà anche a Roma da Officine Fotografiche, dal 9 al 30 gennaio 2015.
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