Il 3 dicembre il segretario della difesa statunitense Ashton Carter ha annunciato che le donne potranno ricoprire tutti i ruoli nelle forze armate, di cui sono già il 14 per cento. Nel gennaio del 2015, su 71.400 militari statunitensi operativi nelle missioni internazionali, 9.200 erano donne.
Tuttavia le soldate sono sottorappresentate nei ranghi superiori e molte abbandonano le forze armate a causa della difficoltà nel fare carriera e degli alti livelli di molestie e violenza sessuale. Nel 2014 i casi di aggressioni sessuali denunciati sono stati 6.131 e sono in crescita dal 2012. Inoltre, le donne veterane sono la categoria che più di tutte aumenta le fila delle persone senza fissa dimora negli Stati Uniti: hanno quattro volte più probabilità di vivere per strada rispetto alle donne civili.
La fotografa Mary F. Calvert ha dedicato due reportage alle donne che hanno subìto un’aggressione sessuale all’interno dell’esercito. Molte di loro ora sono senza fissa dimora, spesso intrattengono rapporti non sicuri, vivono nelle loro auto o in motel per evitare i dormitori o la strada.
Tra le donne che hanno prestato servizio in Afghanistan e in Iraq, molte sono tornate negli Stati Uniti con problemi di salute, tra cui traumi legati ad aggressioni a sfondo sessuale e sindrome da stress post-traumatico.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it