Decine di migliaia di persone hanno manifestato il 9 marzo in tutta la Francia contro la riforma del diritto del lavoro proposta dal governo di Manuel Valls. Allo sciopero hanno partecipato i sindacati della Société nationale des chemins de fer français (Sncf), l’azienda pubblica che gestisce le ferrovie, ma anche gli studenti dei licei.
Secondo gli organizzatori, alle proteste hanno partecipato 400mila persone, secondo il ministero dell’interno 224mila. Le proteste hanno causato forti disagi agli utenti del trasporto pubblico e hanno provocato la chiusura di diverse scuole.
Le manifestazioni si sono svolte a Parigi, dove ci sono stati tre cortei, ma anche in molte altre città del paese. A Lione ci sono stati momenti di tensione, con lancio di pietre contro la polizia, che ha risposto con i lacrimogeni. Tre persone sono state fermate per essere interrogate.
La riforma prevede modifiche all’orario di lavoro, alle ferie e alla flessibilità dei contratti. Secondo il governo il disegno di legge ha l’obiettivo di ridurre il tasso di disoccupazione, attualmente superiore al 10 per cento, incoraggiando le aziende ad assumere più lavoratori a tempo indeterminato e a far entrare più giovani nel mercato del lavoro. Ma per i sindacati e per le correnti più di sinistra del partito socialista danneggia i lavoratori.
Ci sarà un altro sciopero il 17 marzo, in attesa della manifestazione nazionale proclamata per il 31 marzo. Il disegno di legge avrebbe dovuto essere presentato il 9 marzo, ma la data è stata spostata al 24 perché la legge dovrà subire alcune modifiche.
Le foto sono state scattate in varie città della Francia, il 9 marzo 2016.
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