“Gli anni sessanta sono stati un periodo incredibile per il fotogiornalismo”. In quegli anni di tensioni e di proteste sociali, Steve Schapiro ha seguito Martin Luther King, la campagna elettorale di Robert Kennedy del 1968, le marce di Washington e di Selma, fotografando i momenti cruciali del movimento per i diritti di voto degli afroamericani.

Schapiro, 82 anni, ha lavorato per Vanity Fair, Time, Newsweek e Sports Illustrated ed è stato anche il fotografo di divi del cinema e di star della musica. Negli anni settanta ha seguito le riprese dei film Il padrino e Taxi driver, scattando immagini diventate iconiche di Marlon Brando e Robert de Niro; e poi Barbara Streisand, Mia Farrow giovanissima che tiene in grembo un bambino, Andy Warhol insieme ai Velvet Underground e Muhammad Ali che gioca a Monopoli nella sua casa di Louisville.

Il suo vero “eroe”, però, è stato David Bowie, conosciuto a Los Angeles nel 1974. “Era una persona incredibilmente calma e intelligente. Quando gli ho detto che avevo fotografato Buster Keaton, uno dei suoi divi preferiti, siamo subito entrati in sintonia”. Schapiro lo fotografò per l’immagine della copertina di Station to station, l’album del 1976, e in molte altre occasioni. Alcune di queste fotografie rarissime sono adesso in mostra a Londra.

La mostra fotografica di Steve Schapiro Heroes sarà esposta alla Atlas gallery di Londra fino al 10 settembre 2016.

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