Fin dal 2001 il fotografo britannico Nick Brandt ha raccontato lo sfruttamento della natura e degli animali nell’Africa orientale. Dopo la trilogia composta dai lavori On this earth, A shadow falls e Across the ravaged land torna con il progetto Inherit the dust, una serie di immagini panoramiche che mostrano l’impatto dell’uomo nei luoghi dove un tempo gli animali erano liberi di pascolare.
In ognuno di questi luoghi Brandt ha allestito dei pannelli a grandezza naturale degli animali in aree che oggi sono trasformate a causa dello sviluppo urbano. Gli animali nei pannelli assumono così la consistenza di fantasmi nel paesaggio deturpato dalle fabbriche e dalla spazzatura.
Per Brandt però non bisogna arrendersi e lasciare che “questa eredità diventi polvere”. Nel 2010 è stato tra i fondatori di un’organizzazione noprofit, la fondazione Big life, che si impegna a proteggere più di 800mila ettari dell’ecosistema dell’Africa orientale.
Nel marzo del 2016, il libro Inherit the dust è stato pubblicato dalla casa editrice della galleria Edwynn Houk e ora è in mostra al museo Fotografiska di Stoccolma, fino all’11 settembre.
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