Per il secondo anno consecutivo è tornato Ragusa Festiwall, il festival di arte pubblica che per tre settimane ha trasformato la città siciliana in un museo a cielo aperto.
La formula è la stessa dell’anno scorso: cinque artisti vengono invitati a “intervenire” sugli edifici di un’area precisa di Ragusa, il quartiere Selvaggio, che per anni è stato considerato sinonimo di degrado urbano. Dietro la scelta dei curatori c’è la volontà di valorizzare un quartiere nato come periferia popolare ma che oggi è inglobato al centro della città, attraverso le opere di alcuni dei migliori street artist in circolazione.
Quattro di loro hanno già terminato i loro lavori, cominciati il 6 settembre. Agostino Iacurci attinge alla memoria drammatica di un paese sismico come l’Italia, con l’opera Ogni bene è immobile. Partendo dal ricordo del grande terremoto nella val di Noto nel 1693 e arrivando a quello più recente nell’Italia centrale, Iacurci ha disegnato una torre di vasi fragili, in equilibrio precario, con in cima un uovo, classico simbolo di fecondità.
Il venezuelano SatOne ha realizzato un dittico sulla facciata della sede operativa del festival, un’opera astratta che immagina i muri come due entità che lottano tra di loro in maniera costruttiva, generando una ricchezza di suggestioni e colori.
Evoca1 è un artista dominicano, per la prima volta in Italia grazie a Festiwall. Il suo stile è influenzato dalla tradizione iperrealistica a cui mescola una particolare sensibilità per i temi sociali. Le figure umane di Evoca1 sono sempre in bilico tra malinconia e speranza, come nell’opera che ha realizzato a Ragusa.
La spagnola Hyuro ha dedicato il suo lavoro a Maria Occhipinti, anarchica e scrittrice ragusana, morta vent’anni fa. Interessata alle problematiche legate all’identità e all’emancipazione delle minoranze, quest’artista rappresenta spesso figure femminili. Privilegia tonalità vicine all’acquarello, ricercando una comunicazione più introspettiva e intima con lo spettatore.
La chiusura del festival è stata posticipata al 27 settembre, in attesa dell’arrivo del quinto artista, l’australiano Fintan Magee.
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