Da Los Angeles a Washington, da New York a San Francisco, l’ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump che nega l’ingresso negli Stati Uniti ai profughi e ai cittadini di sette paesi musulmani ha scatenato un’ondata di proteste spontanee in tutto il paese. Le manifestazioni sono arrivate fino alla Casa Bianca, a Washington, dove migliaia di persone sono scese in piazza con cartelli con la scritta “Refugees welcome” e “No ban, no wall”, contro un decreto considerato discriminante nei confronti dei musulmani.

In migliaia hanno inoltre manifestato negli aeroporti a sostegno delle persone in arrivo da Siria, Iraq, Sudan, Libia, Yemen, Iran e Somalia rimaste bloccate e a rischio rimpatrio. Negli aeroporti sono arrivati anche gruppi di avvocati che hanno difeso le persone fermate a titolo gratuito.

Le foto sono state scattate in vari aeroporti statunitensi tra il 28 e il 29 gennaio 2017.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it