Negli ultimi due anni la vendita di sigari cubani è aumentata sia sull’isola sia all’estero. Nel 2016 il giro d’affari è stato di 430 milioni di dollari. Questa crescita, soprattutto nel mercato straniero, è stata favorita dall’amministrazione dell’ex presidente statunitense Barack Obama, che ha consentito ai viaggiatori di portare quantità illimitate di rum e sigari negli Stati Uniti.
La lavorazione del tabacco a Cuba comincia agli inizi dell’ottocento. Le prime piantagioni furono create nella regione di Santa Clara e poi in quella di Pinar del Rio da cui oggi proviene il tabacco di migliore qualità dell’isola.
Ogni anno le piantagioni sono meta di migliaia di turisti a cui sono spiegati i processi di produzione e distribuzione. Le foglie, una volta raccolte sono essiccate e cucite insieme e poi mandate nelle fabbriche dove i sigari sono assemblati a mano. Solo successivamente avviene l’inscatolamento: i sigari vengono tagliati e sistemati nelle apposite scatole di legno.
Le foto sono state scattate dal fotografo dell’Associated Press Ramon Espinosa da febbraio a marzo del 2017.
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