Con gli uiguri dello Xinjiang, la regione che la minoranza etnica turcofona e musulmana chiama Turkestan orientale, il governo cinese ha due problemi tra loro strettamente legati: il terrorismo e i diritti civili. Più Pechino si ostina a negare agli uiguri l’autonomia prevista dalla costituzione e continua a calpestare i loro diritti elementari e ad alimentare l’immigrazione di cinesi han nella regione, più l’esasperazione aumenterà, sfociando in episodi di violenza come gli attacchi “terroristici” degli ultimi mesi.

James Millward, storico della Cina alla Georgetown University e autore Eurasian crossroads, a history of Xinjiang (Columbia University Press 2007), spiega come si è arrivati a questa situazione.

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