• Dall’alba del 19 gennaio le forze armate yemenite e i ribelli houthi si scontrano nelle strade della capitale, Sanaa, soprattutto intorno al palazzo presidenziale e alla residenza del responsabile della sicurezza nazionale. Anche un convoglio in cui si trovava il premier è stato colpito da colpi di mortaio.
  • I ribelli avrebbero occupato anche la tv di stato e la sede dell’agenzia di stampa governativa Saba.
  • Le tensioni sono salite dopo il sequestro (il 17 gennaio) del capo dello staff presidenziale, che avrebbe dovuto partecipare a una riunione sulla stesura della nuova costituzione che i ribelli vogliono boicottare perché non rispetterebbe l’accordo di pace di settembre.
  • Secondo l’accordo gli houthi avrebbero dovuto ritirarsi da Sanaa dopo la creazione di un governo di unità nazionale.
  • I ribelli invece sono rimasti e hanno anche esteso le loro posizioni nelle aree centrali e occidentali del paese, a maggioranza sunnite.
  • Gli houthi appartengono alla corrente zaydista dello sciismo, chiedono maggior autonomia per la regione settentrionale del paese, da cui provengono, e sostengono di combattere contro la corruzione del governo.

Bbc

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