La Danimarca è in stato di allerta. Tra il 14 e il 15 febbraio in due sparatorie sono state uccise due persone e cinque sono rimaste ferite. Nella mattinata del 15 febbraio, la polizia ha annunciato di aver ucciso il presunto responsabile dei due attacchi nei pressi della stazione di Nørrebro, a Copenaghen. Gli agenti hanno sparato dopo che l’uomo ha aperto il fuoco contro di loro. Ecco la ricostruzione dei fatti.

La polizia vicino al luogo in cui è stato ucciso il presunto responsabile dei due attacchi, a Copenaghen. (Hannibal Hanschke, Reuters/Contrasto)
  • Alle 15.30 del 14 febbraio un uomo ha aperto il fuoco contro il centro culturale Krudttønden dove si stava svolgendo un dibattito sull’islam e la libertà di espressione, a cui stavano partecipando l’ambasciatore francese in Danimarca François Zimeray e il vignettista svedese Lars Vilk, autore di diverse caricature di Maometto. Nella sparatoria all’esterno dell’edificio un uomo di 55 anni è morto e tre agenti sono rimasti feriti.
  • Qualche ora più tardi, all’una di notte del 15 febbraio, una sinagoga è stata colpita da alcuni spari mentre si stava celebrando un bar mitzvah. Un uomo di 30 anni di religione ebraica è morto e due agenti sono stati feriti. Secondo la polizia l’uomo che ha aperto il fuoco è lo stesso che ha attaccato il centro culturale.
  • La polizia danese ha lanciato una grande caccia all’uomo e ha pubblicato una fotografia del sospettato registrata da una videocamera di sorveglianza venti minuti dopo il primo attacco.
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  • La ricerca si è conclusa alle 5 di mattina nei pressi della stazione di Nørrebro, a cinque chilometri di distanza dalla sinagoga attaccata. L’uomo stava tornando verso il suo appartamento che era stato messo sotto sorveglianza. Le forze dell’ordine erano state messe sulla pista giusta grazie al video di sorveglianza e alla testimonianza di un tassista che aveva preso l’uomo a bordo nel luogo in cui aveva abbandonato l’automobile usata per fuggire dalla scena del primo attacco.
  • I due attacchi non sono stati rivendicati, ma secondo la polizia l’obiettivo della sparatoria contro il centro culturale era Lars Vilks, vignettista svedese noto per aver pubblicato alcuni disegni in cui il profeta Maometto era raffigurato come un cane randagio.
  • Secondo i servizi di sicurezza danesi, il responsabile dell’attacco ha agito da solo.
  • La prima ministra danese, Helle Thorning-Schmidt, ha descritto le sparatorie come “un cinico atto di terrore contro la Danimarca” e ha detto che si tratta di “una mattina molto triste”.

Le Monde, Bbc

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