A dodici giorni dal lancio dell’offensiva dell’esercito iracheno contro il gruppo Stato islamico a Tikrit, continua la battaglia per consolidare il controllo sulla città. I combattimenti per respingere l’avanzata dei jihadisti sono in corso anche in altre zone dell’Iraq. La coalizione guidata dagli Stati Uniti ha condotto undici raid aerei contro le postazioni del gruppo in Iraq e in Siria.
- La presa di Tikrit è considerato un passo importante per aprire la strada alla riconquista del nord dell’Iraq, sotto il controllo dei jihadisti da giugno. La maggior parte della città è sotto il controllo delle forze governative e delle milizie sciite che le sostengono. Secondo quanto riferito da alcuni comandanti, sarebbero rimasti solo 150 jihadisti asserragliati nel centro della città.
- Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazioni sulla sicurezza dei civili durante l’operazione militare in corso a Tikrit. In particolare alcune testimonianze hanno accusato le milizie sciite di aver dato fuoco a numerose abitazioni e di aver compiuto abusi sulla popolazione. Non è possibile avere una conferma ufficiale di questi resoconti, né un bilancio delle vittime.
- Le milizie sciite e delle forze curde hanno attaccato anche le postazioni del gruppo Stato islamico a Kirkuk, città ricca di petrolio che si trova 110 chilometri a nordest di Tikrit. I peshmerga hanno combattuto attorno alla città e hanno riconquistato alcuni villaggi. I comandanti curdi hanno dichiarato di aver incontrato una esistenza debole, ma sono stati fermati dalle bombe artigianali lanciate dai jihadisti prima di ritirarsi nella loro roccaforte di Hawijah.
- Prosegue anche l’offensiva lanciata l’11 marzo dal gruppo Stato islamico a Ramadi, nella provincia di Anbar, nell’ovest dell’Iraq. Più di 40 soldati iracheni sono morti in un attentato dei jihadisti contro il quartier generale dell’esercito nella zona di Albu Diab, quattro chilometri a nord di Ramadi. In una nota la coalizione guidata dagli Stati Uniti ha annunciato che finora le forze di sicurezza irachene sono riuscite a respingere l’attacco dello Stato islamico sulla città.
- Intanto prosegue l’assalto dei jihadisti al patrimonio culturale iracheno. Qais Rasheed, direttore della commissione irachena che si occupa dei beni archeologici, ha confermato la distruzione dell’antica città Dur Sharrukin, capitale dell’impero assiro che oggi si chiama Khorsabad e si trova vicino a Mosul, nel nord del paese.
Afp, Cnn, Reuters, Guardian
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