- Il primo ministro tunisino Habib Essid ha rivisto al ribasso il bilancio delle vittime straniere dell’attentato al museo del Bardo di Tunisi. I turisti uccisi sarebbero 17 e non venti come affermato in precedenza. Il bilancio complessivo sarebbe quindi di 19 morti e non di 22 come si riteneva.
- Le vittime straniere sarebbero quattro italiani, un francese, due colombiani, cinque giapponesi, un polacco, un australiano e una spagnola. Oltre ai turisti, nell’attacco sono morti due tunisini, un poliziotto e un autista di autobus.
- La Farnesina ha confermato che tra le vittime ci sono tre italiani. Altri sei sono stati feriti e sono ricoverati in tre ospedali della città.
- Il governo di Madrid in precedenza aveva annunciato la morte di due spagnoli e il presidente Juan Manuel Santos ha confermato la morte di due colombiani. La diplomazia di Parigi ha confermato che un cittadino francese è morto e altri sei sono stati feriti, di cui tre in modo grave.
- Le forze di sicurezza tunisine hanno ucciso due assalitori nel blitz dentro al museo e stanno perquisendo le aree circostanti in cerca di eventuali complici. Le operazioni di sicurezza “sono ancora in corso”, ha detto il primo ministro.
- Al momento dell’attacco, nel parlamento, che si trova accanto al museo, si stava discutendo una legge contro il terrorismo. Il parlamento è stato evacuato. I deputati hanno deciso di tenere una sessione straordinaria questa sera all’interno del museo del Bardo.
- Un dipendente del museo ha raccontato che i due assalitori hanno aperto il fuoco sui turisti mentre scendevano dagli autobus prima di fare irruzione nell’edificio. Al momento dell’attacco, nel luogo della sparatoria erano in circolazione tre bus turistici con i partecipanti alla crociera su una nave della Costa crociere. Dentro il museo c’era un centinaio di persone.
- Si tratta del più grave attacco contro cittadini stranieri in Tunisia dall’attentato suicida condotto da Al Qaeda in una sinagoga dell’isola di Gerba nell’aprile del 2002.
- In serata diverse centinaia di persone si sono riunite su avenue Bourguiba, a Tunisi, per condannare l’attentato.
Quello che non sappiamo:
- L’attacco non è stato rivendicato. L’identità dei due presunti terroristi non è ancora stata accertata.
- Le nazionalità delle altre due vittime straniere non è stata confermata.
- Non è chiaro se i due presunti assalitori avessero altri complici che sarebbero ancora in libertà.
Afp, Bbc, Reuters
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