L’Arabia Saudita e una coalizione di alleati regionali, a cui si sono uniti anche la Giordania e l’Egitto, hanno lanciato un’operazione militare nello Yemen per fermare l’avanzata dei ribelli sciiti houthi. Gli Stati Uniti hanno assicurato il loro sostegno logistico e di intelligence. “L’operazione ha lo scopo di difendere e sostenere il governo legittimo dello Yemen e impedire al movimento radicale degli houthi di conquistare il paese”, ha detto l’ambasciatore saudita negli Stati Uniti, Adel al Jubair.
Della coalizione fanno parte dieci paesi, tra cui Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Marocco, Kuwait, Qatar e Sudan, e il consiglio di cooperazione del Golfo. Nell’offensiva durante la notte a Sanaa, condotta da circa cento aerei da guerra sauditi, sono morti almeno 17 civili. Gli aerei hanno bombardato anche la zona intorno alla base militare di Al Anad, conquistata ieri dagli houthi. Dopo essersi scontrate con le forze ribelli, le truppe fedeli al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi hanno riconquistato l’aeroporto di Aden, la città più importante del sud. Al Jazeera
Just recorded this. Sounds in Sanaa. #airstrikes #Houthis pic.twitter.com/gfZwPA48RG
— Ammar Al-Aulaqi (@ammar82) 26 Marzo 2015
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