Circa trecento persone sono state arrestate in Sudafrica con l’accusa di essere coinvolte nelle violenze contro gli immigrati, che nelle ultime due settimane hanno provocato la morte di almeno sei persone. Gruppi armati hanno preso di mira i negozi gestiti dagli immigrati africani, accusati di rubare il lavoro ai sudafricani. Migliaia di stranieri hanno abbandonato le loro case in diverse città del Sudafrica e hanno trovato rifugio in accampamenti improvvisati. I paesi vicini, in particolare Zimbabwe, Malawi e Mozambico, hanno organizzato dei piani per rimpatriare i loro cittadini.

Alcuni cittadini dello Zimbabwe aspettano di salire a bordo di un autobus per essere rimpatriati, a Chatsworth, a nord di Durban. (Rogan Ward, Reuters/Contrasto)
Una famiglia dello Zimbabwe a bordo di un autobus che la riporterà in patria. (Rogan Ward, Reuters/Contrasto)
Immigrati trasportano i bagagli da un campo allestito per le vittime delle violenze xenofobe degli ultimi giorni verso gli autobus che li riporteranno in Zimbabwe. (Rogan Ward, Reuters/Contrasto)

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