Almeno due persone sono morte durante una manifestazione a Bujumbura, in Burundi, organizzata per protestare contro la candidatura del presidente uscente Pierre Nkunruziza a un terzo mandato. Il governo aveva vietato qualsiasi manifestazione pubblica, mentre l’opposizione aveva lanciato un appello a delle dimostrazioni pacifiche a partire da domenica 26 aprile.

La repressione della rivolta ha colpito anche una stazione radio locale che stava trasmettendo notizie in diretta sulla manifestazione. La polizia e due ministri sono entrati nella sede di Radio publique africaine, la principale emissione privata del paese, minacciando di chiuderla se le trasmissioni sulla protesta non fossero state interrotte.

Alexandre Niyungeko, leader del sindacato dei giornalisti burundesi, che si trova sul posto, ha riferito che per il ministro dell’interno Edward Nduwimana la radio stava trasmettendo messaggi che incitavano alla rivolta e ha ordinato di interrompere la diretta.

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