La riforma della Rai è approdata stamattina al senato per il voto sulle pregiudiziali di costituzionalità presentate delle opposizioni. L’esame del disegno di legge proposto dal governo Renzi dovrebbe concludersi la settimana prossima. Gli emendamenti potranno essere presentati fino a lunedì 20 luglio alle 13. Ecco cosa prevede la riforma, secondo le anticipazioni pubblicate dalla stampa italiana:
- Il consiglio d’amministrazione della Rai viene ridotto da nove a sette membri.
- Al posto del direttore generale, che oggi è scelto dal governo, viene introdotto un’amministratore delegato con poteri rafforzati, nominato dallo stesso consiglio d’amministrazione su proposta del governo. Il cda elegge il presidente al proprio interno.
- Attualmente gli altri due membri del consiglio d’amministrazione vengono nominati dal ministero dell’economia e altri sette eletti dallo stesso cda. Con la riforma del governo Renzi, due consiglieri (compreso l’amministratore delegato) vengono nominati dal ministero dell’economia, due vengono eletti dal senato, due dalla camera e uno dai lavoratori della Rai.
- Tra le idee alla base della riforma c’è quella di ripensare le singole reti Rai: una rete generalista, una dedicata all’innovazione e una alla cultura senza pubblicità.
- Non è ancora chiaro se il governo abolirà il canone oppure no. Matteo Renzi ha dichiarato che vorrebbe eliminarlo, ma è molto difficile riuscirci. Quindi il governo potrebbe riformare il meccanismo di pagamento, semplificandolo.
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