Più di duemila migranti sono rinchiusi nello stadio dell’isola greca di Kos, in attesa di essere identificati. Sono uomini, donne e bambini originari soprattutto della Siria e dell’Afghanistan, che per giorni hanno dormito per strada senza assistenza. Mentre aspettano sotto al sole, molti sono svenuti: ogni 15 minuti c’è bisogno dell’intervento di un dottore di Medici senza frontiere, unica organizzazione presente. Ieri la tensione è esplosa in scontri con la polizia, che ha risposto con manganelli ed estintori. (Alexander Zemlianichenko, Ap/Ansa)

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