Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ordinato alle sue truppe al confine con la Corea del Sud di prepararsi a combattere.
Ieri la tensione tra i due paesi è salita dopo uno scambio di colpi d’artiglieria alla frontiera. L’esercito di Seoul era già in allerta dopo l’ultimatum lanciato ieri da Pyongyang, che intimava di spegnere entro 48 ore (la mattina del 22 agosto) gli altoparlanti montati sulla frontiera che trasmettono propaganda contro il regime comunista.
Secondo l’agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord, la Kcna, la Commissione militare centrale guidata da Kim Jong-Un ha disposto che le truppe siano “pienamente pronte a combattere e a lanciare operazioni a sorpresa”, mentre l’intera prima linea deve essere “quasi in stato di guerra”.
Il capo di stato maggiore della Corea del Sud ha chiesto di astenersi da “qualsiasi atto sconsiderato”, avvertendo che non sarebbe rimasto a guardare in caso di ulteriori provocazioni.
Questa non è la prima volta che la Corea del Nord fa annunci di questo tipo. L’ultima volta è successo nel 2013. I due paesi sono ancora tecnicamente in conflitto dalla guerra di Corea (1950-53) che si è conclusa con una semplice tregua e non con un trattato di pace.
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