In Germania e Austria da nove mesi un gruppo di ragazzi ha lanciato un sito per offrire accoglienza nella loro casa ai richiedenti asilo. Si chiama Flüchtlinge willkommen (Benvenuto rifugiato).
Finora 107 persone hanno aperto le porte delle proprie case: 74 in Germania, a Augsburg, Berlino, Bonn, Darmstadt, Dortmund, Dresda, Francoforte, Amburgo, Hannover, Costanza, Lipsia, Marburgo, Monaco di Baviera, Munster, Norderstedt, Offenburg e Wolfratshausen.
“I nuovi inquilini arrivano da Afghanistan, Algeria, Bangladesh, Burkina Faso, Camerun, Gambia, Ghana, Kenya, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Iraq, Iran, Pakistan, Russia, Senegal, Somalia, Sri Lanka, Siria e Tunisia”, si legge nel sito. Molti di più però sono coloro che hanno dato disponibilità a ospitare e che aspettano di trovare chi cerca casa proprio nella loro città.
“Qualcuno sta in casa per tre mesi, altri per sei, altri per un anno, altri per un periodo illimitato. Dipende da quanto tempo si lascia disponibile una camera”, spiega Mareike Geiling, una delle fondatrici del sito. L’idea per Flüchtlinge willkommen le è venuta quando stava al Cairo, nel novembre del 2014. Insieme al suo coinquilino Jonas Kakoshcke ha deciso di accogliere un migrante in casa. Così hanno cominciato a chiedere donazioni per sostenere il loro progetto.
Da gennaio 2015 il progetto è arrivato anche in Austria. L’accoglienza in casa non è ufficialmente sostenuta dalle istituzioni, né a Berlino, né a Vienna. Ma in alcuni länder, le regioni autonome tedesche, i governi locali prevedano una forma di sussidio a chi accoglie un profugo a casa.
“Ma non c’è grande preparazione sull’argomento, spesso i servizi sociali che se ne dovrebbero occupare non sono di grande aiuto”, prosegue Geiling. Le donazioni statali per l’accoglienza dei profughi rientrano nei parametri del sistema di welfare per disoccupati tedesco.
Come sostegno al canone d’affitto, è previsto un contributo di circa 300 euro al mese. Altrimenti Flüchtlinge willkommen aiuta chi ospita a finanziarsi attraverso campagne di crowdfunding o piccole donazioni. In genere in un paio di settimane si coprono le spese per un anno intero. Le donazioni vanno dai 3 ai 50 euro.
L’accoglienza in casa propria è tornata d’attualità quando il parlamentare della Cdu Martin Patzelt, ha ospitato in casa, contro la volontà del resto del partito due eritrei di 24 e 19 anni. Il parlamentare ha dichiarato di ricevere dall’amministrazione del Brandeburgo cento euro al mese per ogni ospite.
Questo articolo è stato pubblicato da Redattore sociale.
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