Il 28 ottobre 2015 i bombardamenti della coalizione contro i ribelli houthi guidata dall’Arabia Saudita hanno colpito un ospedale di Medici senza frontiere nel nord dello Yemen. Secondo Human rights watch, l’attacco è un crimine di guerra perché ha colpito un ospedale.

Il 7 ottobre anche Amnesty international aveva accusato la coalizione di aver violato la convenzione di Ginevra, pubblicando un rapporto in cui afferma che i sauditi hanno condotto raid aerei sui civili.

La coalizione guidata dall’Arabia Saudita, che include Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Egitto, Giordania, Kuwait, Marocco, Qatar e Sudan, il 26 marzo 2015, ha avviato una campagna militare contro i ribelli sciiti houthi, che controllano gran parte del paese dalla fine del 2014.

Un uomo tra le macerie di un edificio distrutto dai bombardamenti a Sanaa, il 28 ottobre 2015. (Khaled Abdullah, Reuters/Contrasto)
Un uomo si affaccia dalla finestra della sua casa a Sanaa, il 28 ottobre 2015. (Khaled Abdullah, Reuters/Contrasto)
Una casa distrutta a Sanaa, il 28 ottobre 2015. (Khaled Abdullah, Reuters/Contrasto)

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it