Nelle ultime ventiquattr’ore 35mila siriani sono arrivati al confine con la Turchia. Per tutto il giorno non si è interrotto il flusso di persone che scappano verso il paese vicino. I profughi ammassati ai valichi di frontiera potrebbero presto diventare 70mila, secondo il governatore di Kilis, provincia turca che confina con la Siria. Ankara sta provvedendo a distribuire cibo e coperte, ma impedisce loro l’ingresso.

Queste persone scappano dall’offensiva condotta dalle forze leali al presidente Bashar al Assad contro le postazioni dei ribelli attorno ad Aleppo, nel nord della Siria. L’esercito lealista, sostenuto dall’aviazione russa, ha assediato la zona il 3 febbraio, quando sono stati sospesi i colloqui tra le parti in guerra, che erano in corso a Ginevra con la mediazione dell’Onu.

Profughi siriani arrivati al valico di Bab al Salam nella speranza di salvarsi dalla guerra entrando in Turchia: la provincia turca di Kilis è appena oltre quel muro bianco. (Osman Orsal, Reuters/Contrasto)
Una ragazzina siriana aspetta di poter entrare in Turchia dal villaggio siriano di Bab al Salam, sul confine. (Osman Orsal, Reuters/Contrasto)
Uomini di tutte le età fanno la fila per prendere le coperte che i turchi distribuiscono ai profughi alla frontiera. (Osman Orsal, Reuters/Contrasto)

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