Preceduto nella notte da un accordo sull’unione bancaria, il consiglio europeo del 19 dicembre dovrebbe occuparsi principalmente di questioni legate alla difesa. È probabile che i 28 capi di stato non prenderanno decisioni di particolare rilievo, ma in fondo il punto è un altro.

Il punto è che Angela Merkel, dopo aver formato il suo governo di coalizione con i socialdemocratici ed essere stata nominata cancelliera per la terza volta, mercoledì è arrivata a Parigi per discutere con François Hollande, e l’incontro ha offerto a entrambi un’occasione per affermare la volontà di rilanciare l’alleanza franco-tedesca al servizio del progetto europeo.

“Abbiamo un orizzonte comune che deve diventare un’agenda comune”, ha dichiarato il presidente francese. “Possiamo dare inizio a una nuova fase”, gli ha fatto eco la cancelliera. Alla luce di queste dichiarazioni è evidente che il consiglio sarà il primo test sulla volontà di Parigi e Berlino di lavorare insieme per il bene dell’Unione.

Il percorso è ancora lungo e bisognerà interpretare i segnali che arriveranno in futuro, ma le concessioni fatte dai due paesi per arrivare all’unione bancaria lasciano ben sperare. L’interminabile negoziato è sembrato spesso sul punto di arenarsi, ma l’unione bancaria resta un passo fondamentale perché  permetterà alla Banca centrale europea di controllare tutte le banche dell’eurozona. In questo modo sarà possibile evitare che le casse degli stati europei siano svuotate da un’eventuale crisi futura, che al contrario sarà assorbita da un fondo bancario comune o (come ultima risorsa) dalla solidarietà europea.

La Francia voleva che la natura dell’unione bancaria fosse tale da rafforzare la fiducia nelle istituzioni finanziarie europee e nella solidità dell’economia del vecchio continente, mentre la Germania esitava temendo di dover pagare un prezzo eccessivo. La trattativa tra i due paesi è stata molto difficile, ma ora l’eurozona è di fatto federata in un’ambito essenziale.

Francia e Germania hanno appena superato il test più importante. Inoltre nella giornata di mercoledì François Hollande ha proposto ad Angela Merkel una riflessione franco-tedesca sulle relazioni tra l’Ue e la Federazione Russa (anche alla luce della crisi ucraina) e iniziative comuni sull’aumento degli investimenti, sull’Europa sociale, sul clima, sulla transizione energetica e sul finanziamento degli interventi militari europei.

Parigi e Berlino vogliono trasformare l’eurozona in un’unione politica all’interno dell’Ue. Merkel propone un nuovo trattato, ma la Francia non ne vuole sapere perché pensa che prima di tutto sia necessario riconciliare gli europei e l’Europa. Nonostante le divergenze, però, il tandem franco-tedesco si è rimesso in moto. Il Consiglio europeo ci dirà se il passaggio a vuoto è definitivamente superato.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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