Ogni anno, circa 247mila milioni di metri cubi di acqua sono estratti dalle riserve idriche superficiali e sotterranee dell’Unione europea, e si stima che tra il venti e il quaranta per cento di quest’acqua venga sprecata (per perdita delle reti idriche, mancanza di impianti per il risparmio dell’acqua, irrigazione eccessiva, dati del 2010). Oltre la metà degli ottocento milioni di abitanti dell’Africa subsahariana ha a disposizione meno di mille metri cubi di acqua a testa.
In Europa gran parte dell’acqua estratta (44 per cento) è destinata ai processi di raffreddamento negli impianti per la produzione di energia, mentre un’altra porzione (che varia dal 24 all’80 per cento in alcune regioni meridionali) è usata nell’agricoltura e per la produzione alimentare. Per produrre un chilo di carne bovina servono circa sedicimila litri di acqua, sono necessari 140 litri per una tazza di caffé e novecento litri per un un chilo di granoturco.
Sull’acqua, il suo sfruttamento da parte dell’uomo e gli effetti provocati dalla sua assenza si concentra il lavoro Water del fotografo Edward Burtynsky. Le immagini, scattate da Burtynsky negli ultimi sei anni in varie parti del mondo, sono raccolte in un volume e si possono vedere alla Flowers Gallery di Londra fino al 23 novembre.
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