La sentenza del tar sulle trascrizioni dei matrimoni gay celebrati all’estero 

È stato stabilito che l’annullamento può essere deciso solo dal tribunale civile e non dal ministero o dalla prefettura

Il tar stabilisce che solo i tribunali possono annullare le trascrizioni dei matrimoni gay

Il tribunale amministrativo regionale (tar) del Lazio ha stabilito che l’annullamento delle trascrizioni dei matrimoni omosessuali celebrati all’estero può arrivare solo dal tribunale civile. Il tar ha accolto il ricorso di alcune coppie contro l’annullamento disposto dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, della trascrizione delle nozze celebrate all’estero nel registro delle unioni civili del comune.

La sentenza fa riferimento al decreto con cui il prefetto di Roma il 31 ottobre aveva annullato la validità dei matrimoni celebrati all’estero da sedici coppie omosessuali e trascritti nel registro dello stato civile il 16 ottobre. Dopo aver chiesto inutilmente al sindaco Ignazio Marino di annullare gli atti, Pecoraro aveva proceduto con un’ordinanza, seguendo l’invito a cancellare le trascrizioni fatto dal ministro dell’interno Angelino Alfano a tutti i prefetti. Ma in base alla nuova sentenza del tar, l’annullamento delle trascrizioni non può essere deciso dal ministero o dalle prefetture, ma solo dall’autorità giudiziaria ordinaria. Corriere della Sera

Marino non vuole annullare la trascrizione dei matrimoni gay

Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha mandato una lettera al sindaco di Roma Ignazio Marino per chiedere la cancellazione della trascrizione sul registro di stato civile dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, contratte all’estero.

Marino ha risposto che non intende annullare le registrazioni. Su Facebook il sindaco ha scritto:

Il sindaco di New York Bill de Blasio ha espresso su Twitter il suo sostegno al primo cittadino di Roma.

Ansa

La cancellazione deve avvenire in tempi rapidi

Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha inviato al Campidoglio una richiesta formale di cancellazione degli atti di trascrizione di 16 matrimoni tra persone dello stesso sesso, firmati il 18 ottobre dal sindaco Ignazio Marino. Nella richiesta il prefetto non ha indicato un tempo massimo per la cancellazione ma ha chiesto che avvenga in tempi rapidi.

Se il sindaco di Roma non seguirà le indicazioni della prefettura, le trascrizioni saranno annullate.

Il 18 ottobre, subito dopo la firma degli atti, il prefetto di Roma aveva chiesto al sindaco di cancellare le registrazioni. Ansa

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