Secondo un rapporto consegnato alle autorità francesi da un funzionario delle Nazioni Unite, l’esercito francese ha commesso abusi contro minori tra dicembre 2013 e giugno 2014, in un centro per sfollati nell’aeroporto di M’Poko, nella capitale Bangui
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon ha annunciato l’istituzione di un’inchiesta esterna indipendente sulle presunte aggressioni compiute ai danni di minori dai caschi blu francesi e africani dispiegati nella Repubblica Centrafricana. Lo ha annunciato il portavoce Stéphane Dujarric, confermando la volontà dell’Onu di “non abbandonare chi subisce abusi sessuali, soprattutto quando sono vittime di coloro che dovrebbero proteggerli”.
Alcuni rapporti denunciano che i funzionari per i diritti umani dell’Onu sarebbero stati a conoscenza delle accuse di abusi sessuali su minori da parte dei soldati francesi nella Repubblica Centrafricana. Ma non hanno approfondito il caso perché presumevano che fosse competenza delle autorità francesi, nonostante la Francia avesse chiesto con insistenza alle Nazioni Unite ulteriori informazioni sul caso.
Per mesi gli alti funzionari per i diritti umani delle Nazioni Unite sono stati a conoscenza delle accuse di abusi sessuali su minori da parte dei soldati francesi in Repubblica Centrafricana. Ma non hanno approfondito il caso perché presumevano che fosse competenza delle autorità francesi, nonostante la Francia avesse chiesto con insistenza alle Nazioni Unite ulteriori informazioni sul caso.
La vice alta commissaria per i diritti umani, l’italiana Flavia Pansieri, ha sostenuto di essere stata distratta dal caso per altre questioni, tra cui i tagli di bilancio, fino all’inizio di marzo, quando il suo capo ha sollevato il caso. “Mi assumo la piena responsabilità di non aver dato la questione l’attenzione necessaria”, ha dichiarato Pansieri.
La missione di pace delle Nazioni Unite era stata creata nell’aprile 2014 e includeva funzionari per i diritti umani che avevano il mandato “di monitorare, aiutare ad indagare e riferire pubblicamente” sugli abusi, in particolare quelli contro i bambini. A rivelare i presunti abusi sessuali da parte dei soldati francesi era stato un funzionario delle Nazioni Unite, Anders Kompass, sospeso dopo aver inviato il rapporto, ma poi reintegrato dopo una decisione di un tribunale dell’Onu.
La Francia, che era intervenuta nel paese africano nel 2013 per proteggere i civili dagli scontri tra i miliziani anti-balaka, in parte cristiani, e quelli séléka, in parte musulmani, ha aperto un’indagine che coinvolge 14 militari, accusati di aver chiesto favori sessuali a minori in cambio di beni alimentari.
Il funzionario delle Nazioni Unite che ha rivelato i presunti abusi sessuali dei soldati francesi nella Repubblica Centrafricana dovrà essere reintegrato. Lo ha stabilito un tribunale dell’Onu, secondo cui il licenziamento di Anders Kompass, sospeso dopo aver inviato un rapporto sugli abusi alle autorità francesi nel luglio del 2014, non è stato legittimo. Le Nazioni Unite negano di aver coperto gli abusi sui bambini, come dice il rapporto.
La Francia ha aperto un’indagine che coinvolge 14 militari, accusati di aver chiesto favori sessuali a minori in cambio di beni alimentari. Nel caso sarebbero implicati anche dei soldati del Ciad e della Guinea Equatoriale.
La Francia era intervenuta nel paese nel 2013 per proteggere i civili dagli scontri tra i miliziani anti-balaka, in parte cristiani, e quelli Séléka, in parte musulmani, che nello stesso anno hanno deposto il presidente François Bozizé.
Un magistrato francese ha avviato un’indagine preliminare su presunti abusi sessuali compiuti da soldati francesi su minori nella Repubblica Centrafricana. Il giornale britannico Guardian ha diffuso la notizia che Anders Kompass, direttore delle operazioni di terra per l’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani, è stato sospeso per avere fornito alle autorità di Parigi un rapporto interno sulle presunte violenze su bambini dei caschi blu francesi dopo che i vertici dell’organizzazione non avevano preso provvedimenti per fermarle. Kompass, che lavora a Ginevra, è stato sospeso con l’accusa di avere fatto trapelare notizie riservare e di avere violato i protocolli interni.
Secondo il rapporto, consultato dal quotidiano britannico, gli abusi sono stati commessi tra dicembre 2013 e giugno 2014, in un centro per sfollati nell’aeroporto di M’Poko, nella capitale Bangui. I caschi blu francesi si trovavano nella Repubblica Centrafricana per proteggere i civili e riportare l’ordine nel paese tra gli ex ribelli musulmani Séléka e il gruppo dei miliziani cristiani anti-balaka.
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