Trovato un primo accordo quadro sul programma nucleare di Teheran: l’Iran riduce le sue attività di arricchimento dell’uranio e in cambio ottiene la sospensione delle sanzioni. L’intesa definitiva è prevista per il 30 giugno
Le due alternative al compromesso raggiunto il 2 aprile sul nucleare iraniano erano molto più inquietanti di un accordo che, per sua natura, è comunque imperfetto. Un nuovo capitolo è stato appena aperto. Forse non sarà meno pericoloso di quello che si è chiuso, ma oggi ci sono comunque buoni motivi per esultare. Leggi
L’accordo sul nucleare iraniano prevede che Teheran tagli del 98 per cento le scorte di uranio arricchito entro 15 anni. Lo dichiara il segretario di stato statunitense, John Kerry. Afp
A Losanna il ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, e la responsabile della politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini, incontrano la stampa per una dichiarazione congiunta sui colloqui sul nucleare iraniano. Zarif e Mogherini, secondo la Reuters, dovrebbero annunciare che i negoziati verranno prolungati fino al 30 giugno.
Il ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha scritto su Twitter che “sono state trovate delle soluzioni” nei colloqui tra l’Iran e i paesi del 5+1 sul programma nucleare di Teheran e che le parti sono pronte a lavorare a un accordo definitivo.
Anche la responsabile della politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini, ha parlato su Twitter di un possibile accordo sul nucleare, commentando: “Buone notizie”.
I negoziati sul nucleare tra l’Iran e i paesi del 5+1 saranno prolungati fino al 30 giugno. Lo scrive l’agenzia Reuters, anticipando la dichiarazione congiunta del ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif e della responsabile della politica estera dell’Unione europea Federica Mogherini, attesa tra poco a Losanna.
Sono proseguiti nella notte i negoziati a Losanna per raggiungere un accordo quadro sul nucleare iraniano. I ministri degli esteri del gruppo 5+1, i paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite più la Germania, hanno lavorato fino al mattino e continueranno i colloqui con il ministro degli esteri iraniano durante la giornata di oggi. Il ministro tedesco Frank-Walter Steinmeier ha annullato un viaggio nei paesi baltici per restare a Losanna. Anche il segretario di stato statunitense John Kerry ha deciso di restare a Losanna fino al 2 aprile per superare lo stallo nelle trattative. Afp
Il segretario di stato statunitense John Kerry ha deciso di restare a Losanna fino al 2 aprile per superare lo stallo nelle trattative sul nucleare iraniano, che sono state già prolungate di un giorno rispetto alla scadenza iniziale del 31 marzo. Lo ha confermato la sua portavoce, Marie Harf. Parlando dello stato delle trattative, Marie Harf ha aggiunto: “Continuiamo a fare progressi ma non abbiamo ancora raggiunto un’intesa politica”. Ap, Reuters
Il ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha esortato i paesi del gruppo 5+1 a “cogliere l’attimo” per raggiungere un accordo sul programma nucleare di Teheran, sottolineando che questa opportunità potrebbe non ripetersi più.
Nonostante la scadenza fissata per il 31 marzo, i negoziati sono stati prolungati fino a oggi, per raggiungere un accordo quadro che dovrebbe portare alla stesura di un accordo finale entro il 30 giugno. Afp
Il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov ha lasciato i negoziati sul nucleare iraniano a Losanna. Afp
Sono continuati oltre la mezzanotte i negoziati a Losanna con il ministro degli esteri dell’Iran Mohammad Javad Zarif e i ministri degli esteri dei paesi del gruppo 5+1.
Nonostante la scadenza fissata per il 31 marzo i negoziatori hanno deciso di prolungare la sessione fino a mercoledì 1 aprile, per raggiungere un accordo quadro che dovrebbe portare alla stesura di un accordo finale entro il 30 giugno.
Sono due i punti chiave che bloccano i negoziati: le sanzioni e la richiesta di sospensione della ricerca scientifica sui metodi avanzati dell’arricchimento dell’uranio. Le sanzioni imposte dalle Nazioni Unite sono la parte dei trattativi meno negoziabile da entrambe le parti. L’Iran ne vorrebbe l’eliminazione immediata alla firma dell’accordo, mentre i 5+1 sono pronti a sospendere le sanzioni in modo graduale, a partire da quelle imposte dall’Unione europea.
A Losanna sono stati fatti dei tali progressi sul nucleare iraniano che i colloqui tra l’Iran e i paesi del 5+1 proseguiranno anche domani, andando oltre la scadenza del 31 marzo. L’ha detto la portavoce del dipartimento di stato statunitense, Marie Harf. Secondo Harf però rimangono da risolvere “diverse questioni difficili”. Afp
I ministri degli esteri dei paesi del gruppo 5+1 si sono ritrovati questa mattina presto a Losanna, in Svizzera, per una riunione interna prima di incontrare il ministro degli esteri dell’Iran Mohammad Javad Zarif. La scadenza per il raggiungimento di un accordo è prevista per oggi a mezzanotte. Ieri il segretario di stato degli Stati Uniti John Kerry aveva detto di “vedere un po’ di luce” anche se che ci sono ancora alcune questioni da discutere, mentre il ministro degli esteri cinese Wang Yi si è dichiarato “cautamente ottimista”.
I negoziatori stanno lavorando per raggiungere un accordo quadro che porrà le basi per un accordo definitivo da firmare entro il 30 giugno.
I ministri degli esteri di Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito, Francia, Germania e Iran sono riuniti a Losanna per cercare di raggiungere un accordo sul programma nucleare iraniano, alla vigilia della scadenza fissata per il 31 marzo. I ministri rappresentano il cosiddetto gruppo dei 5+1, cioè i cinque paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu più il ministro tedesco. Ecco cosa c’è da sapere sull’accordo e sul programma nucleare portato avanti dagli iraniani. Leggi
L’occidente può fidarsi dell’Iran? E gli iraniani possono fidarsi degli occidentali? Il New York Times ricostruisce il clima di diffidenza e speranza che circonda i negoziati sul programma nucleare di Teheran. Leggi
Secondo alcuni funzionari diplomatici dei paesi occidentali presenti a Losanna per i negoziati sul nucleare iraniano, la discussione si è fermata su tre punti chiave e non è sicuro che si otterrà un’intesa entro martedì 31 marzo. I tre punti riguardano la durata dell’accordo, l’eliminazione delle sanzioni imposte dalle Nazioni Unite e il funzionamento del meccanismo di garanzia che permette di verificare se gli impegni presi da Teheran vengono rispettati. “È arrivato il momento di dire se si accetta o meno”, ha dichiarato un funzionario. Afp
Si riuniscono oggi a Losanna, in Svizzera, i ministri degli esteri di Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito, Francia, Germania e Iran, per la prima volta da mesi, per risolvere gli ultimi ostacoli e provare a raggiungere un accordo sul nucleare iraniano alla vigilia della scadenza fissata per domani.
Dopo un anno e mezzi di negoziati a Ginevra, Vienna, New York e Losanna si dovrebbe arrivare a un primo compromesso con l’Iran, che vedrebbe un allentamento delle sanzioni. L’accordo sarebbe fondamentale per raggiungere quello definitivo entro il 30 giugno. Afp
Tra qualche ora potrebbe arrivare la notizia di uno storico compromesso sul nucleare iraniano. Al momento ci sono ancora complessi dettagli da definire, ma resta il fatto che nella giornata di domenica i negoziatori hanno lasciato trapelare il loro ottimismo. A questo punto è il caso di analizzare le conseguenze di un eventuale accordo. Leggi
L’Iran e i paesi del gruppo 5+1 (i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu e la Germania) stanno proseguendo i colloqui a Losanna, in Svizzera, per cercare di superare l’impasse nei negoziati sul nucleare iraniano. Il segretario di stato statunitense John Kerry e il ministro degli esteri francese Laurent Fabius hanno posticipato i loro voli nel tentativo di rispettare la scadenza del 31 marzo per raggiungere un accordo. Secondo gli analisti, restano però dei nodi fondamentali da sciogliere.
In base ad alcuni dettagli trapelati da Losanna, Teheran sarebbe disposta ad accettare di adoperare meno di seimila centrifughe nucleari e di immagazzinare la maggior parte delle sue scorte di uranio arricchito in Russia. Attualmente l’Iran dispone di 19mila centrifughe, di cui la metà sono in attività. Le potenze occidentali da parte loro stanno considerando l’idea di permettere all’Iran di condurre attività legate all’arricchimento dell’uranio limitate e strettamente monitorate per scopi medici. Sarebbero due le questioni più pressanti ancora da risolvere: in che modo togliere le sanzioni sull’Iran e come si evolverà l’accordo negli anni a venire.
Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che i dettagli del possibile accordo sono peggiori di quanto previsto. Un accordo del genere, ha detto Netanyahu, consentirebbe all’Iran di “conquistare il Medio Oriente”. Reuters, Afp
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