La legge elettorale è stata approvata il 4 maggio in via definitiva con 334 voti a favore e 61 contrari
La camera ha approvato in via definitiva la nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum. L’aula ha approvato la riforma con 334 voti a favore e 61 contrari. L’opposizione ha scelto di abbandonare l’aula e di non partecipare al voto. Ecco cosa prevede la riforma. Leggi
La camera ha approvato l’Italicum in via definitiva, con 334 voti a favore e 61 contrari. A favore si sono dichiarati: il Partito democratico, Area popolare, Scelta civica, Popolari per l’Italia e Centro democratico. L’opposizione ha scelto di abbandonare l’aula e di non partecipare al voto mentre i deputati della minoranza del Partito democratico, in dissenso con la legge, sono rimasti in aula e hanno votato no. Hanno partecipato al voto anche alcuni esponenti di Forza Italia come Saverio Romano e Francesco Paolo Sisto. Il voto segreto è stato chiesto da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia.
L’Italicum passa ora al vaglio del presidente della repubblica Sergio Mattarella che con la sua firma deve autorizzarne la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. La nuova legge elettorale tuttavia entrerà in vigore dal primo luglio del 2016, come prevede la clausola di salvaguardia contenuta nel testo approvato. Il nuovo sistema elettorale, infatti, si applica solo alla camera ed è quindi legato all’approvazione della riforma costituzionale, attualmente all’esame del senato, che abolisce l’elezione diretta dei senatori. Askanews
Con 334 voti a favore e 61 contrari l’aula della camera ha approvato a voto segreto l’Italicum in via definitiva. Askanews
È ricominciata la discussione in aula sull’Italicum, la riforma elettorale. Stasera è prevista la votazione finale. La legge è stata approvata in prima lettura alla camera a marzo 2014 e, dopo alcune modifiche, a gennaio dal senato.
Sono cominciate alla camera le votazioni sugli ordini del giorno relativi alla nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum. Per ora solo Forza Italia ha scelto di non partecipare al voto. Sono in aula invece Sel, Movimento 5 stelle e Lega.
Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha dichiarato che tutte le opposizioni non parteciperanno al voto sulla nuova legge elettorale. Askanews
Stasera alla camera, dopo l’esame degli ordini del giorno, si terrà il voto finale sulla nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum. I lavori dell’aula cominciano alle 12. La legge è stata approvata in prima lettura alla camera a marzo 2014 e, dopo alcune modifiche, a gennaio dal senato.
Il governo ha ottenuto il terzo voto di fiducia sull’Italicum, relativo all’articolo 4 della legge elettorale in discussione in aula alla camera. I sì sono stati 342, i no 15 e un solo astenuto. Le opposizioni, dopo una serie di contatti tra i vari capigruppo di Forza Italia, Lega, M5S, Fratelli d’Italia e Sel, hanno deciso di boicottare la votazione pomeridiana e rivedersi nei prossimi giorni per decidere una linea comune in vista del voto finale, in agenda per lunedì sera.
Il governo ha ottenuto la seconda fiducia dall’aula della camera sull’Italicum. Alla votazione sull’articolo 2 della riforma della legge elettorale, i sì sono stati 350 e i no 193, con un solo parlamentare astenuto.
È cominciato in aula alla camera il voto per appello nominale sulla seconda fiducia chiesta dal governo sulla nuova legge elettorale. Oggi si vota sull’articolo 2 dell’Italicum. Askanews
Dopo la fiducia ottenuta alla camera dal premier Matteo Renzi, la minoranza interna del Partito democratico appare ulteriormente sfilacciata. Davanti alla scelta di approvare il testo dell’Italicum, senza ulteriori modifiche, cinquanta tra i dissidenti interni al partito hanno optato per il sì. Solo in 38 non hanno votato, tracciando un solco tra sé e l’azione decisa del premier. Leggi
È ripresa alla camera la discussione sulla riforma della legge elettorale, dopo che il governo ha ottenuto la fiducia sull’articolo 1 con 352 voti favorevoli, 207 voti contrari e un astenuto. Oggi sarà esaminato l’articolo 2 e l’articolo 4. Anche su questi due articoli il governo ha messo la fiducia. Il voto finale sul provvedimento si terrà la prossima settimana.
L’aula della camera ha confermato la fiducia al governo sul primo articolo della legge elettorale con 352 sì, 207 no e un astenuto. La maggioranza ha superato bene il suo primo test sull’Italicum nonostante le tensioni in atto nel Partito democratico: ben 38 deputati della minoranza dem di Area riformista non hanno votato. Tra questi, Pier Luigi Bersani, Gianni Cuperlo, Alfredo D’Attorre, Guglielmo Epifani, Roberto Speranza, Pippo Civati, Rosy Bindi ed Enrico Letta.
“Sono soddisfatta, i numeri sono in linea con le altre fiducie” ha commentato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, mentre il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini ha ammesso che, in vista del voto finale di settimana prossima “c’è un lavoro politico da fare, di confronto nel Pd e nel gruppo parlamentare”.
Il governo italiano ha ottenuto la fiducia della camera sull’articolo 1 della riforma della legge elettorale, con 352 sì, 207 no e un astenuto. Askanews
Alla camera è cominciata poco dopo le 15.30 la chiama per il primo dei tre voti di fiducia sull’Italicum, relativo al primo articolo della legge elettorale. È un test importante sulla tenuta della maggioranza di Matteo Renzi, agitata dalle crescenti tensioni interne al Partito democratico.
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In un romanzo di David Foster Wallace c’è un personaggio che fa il tennista e si presenta in campo con una pistola: se non vinco, dice agli avversari, mi sparo. Anche Matteo Renzi otterrà in questo modo la sua vittoria per la legge elettorale. Ma sarà una vittoria vile, che fa male alla partecipazione democratica. Leggi
Il governo oggi ha posto la questione di fiducia sulla nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum. L’ex segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani ha dichiarato che non voterà la fiducia.
Disordini a Montecitorio dopo l’annuncio della ministra Maria Elena Boschi sull’intenzione del governo di chiedere la fiducia sulla legge elettorale alla camera. Tra i banchi si sono alzate le proteste e le urla delle opposizioni. Il senatore di Forza Italia Maurizio Bianconi ha urlato “infame” al ministro e poi ha insultato la presidente della camera Laura Boldrini che lo richiamava. I deputati M5s hanno urlato “Fascisti!”. I deputati di Sel hanno lanciato dei crisantemi gialli: “È il funerale della democrazia”, ha detto il capogruppo Arturo Scotto dopo la richiesta della fiducia. “Non consentiremo il fascismo renziano”, ha dichiarato Renato Brunetta, “faremo di tutto per impedirlo, dentro e fuori questa aula”.
Oggi fino alle 22 prosegue l’esame degli emendamenti. Il primo voto di fiducia sull’articolo 1 è previsto mercoledì 29 aprile alle 15:25, quello sull’articolo 2 giovedì alle 10:40 e l’ultimo alle 16.
Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha affidato a Twitter il suo commento al confronto parlamentare sulla riforma della legge elettorale, il cosiddetto Italicum. Dopo l’autorizzazione da parte di un consiglio dei ministri lampo che si è riunito nella pausa pranzo, il governo ha messo la fiducia sul voto.
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